Rischi relativi all’uso problematico del digitale
Introduzione
L'uso eccessivo del digitale può impattare negativamente sul benessere e sulla salute degli individui. Conoscere i rischi che corriamo, può convincerci ad instaurare un rapporto sano con la tecnologia. La seguente lista di disturbi correlati all’utilizzo massiccio del digitale non ha l’obiettivo di approfondire tutti gli articoli scientifici sul tema, bensì verrà fornita una rapida panoramica sugli argomenti più dibattuti in ambito accademico. Per ogni argomento verranno presentati solo pochi concetti, puoi trovare l’approfondimento di ogni tema nella sezione articoli di b.d!
Prima della lettura è corretto sottolineare la differenza tra causalità e correlazione: la causalità implica una relazione di causa-effetto, dove una variabile influisce direttamente sull'altra. La correlazione, invece, indica solo che due variabili cambiano insieme con regolarità ma non dimostra che una sia la causa dell'altra. Spesso ci sono altri fattori che mediano gli effetti: le disposizioni personali, la prevenzione, l’informazione e il contesto sono solo alcuni esempi.
Effetti sull’attenzione
L'ADHD è un disturbo neuropsicologico che causa difficoltà di attenzione, iperattività e impulsività, influendo sulla vita quotidiana.
I bambini con sintomi di ADHD sembrano più vulnerabili allo sviluppo di rapporto problematico con i media digitali, e l’uso non consapevole dei media digitali ha effetti sui sintomi di ADHD, Innescando un circolo vizioso. Le cause potrebbero essere cercate tra le caratteristiche specifiche dei media digitali, come la brevità dei contenuti presentati e la velocità con cui si fa “swtich”. Indirettamente, può esserci un collegamento con l’uso massiccio del digitale aspecifico, il quale impatta sulla qualità del sonno e delle relazioni sociali [2].
Disinformazione e polarizzazione delle opinioni
Il 39,5% degli adolescenti italiani dichiara di informarsi attraverso i social media, esponendosi al rischio di disinformazione e di rimanere bloccati in una “filter bubble”. Filter bubble (o camera dell’eco) è una metafora che rappresenta l’isolamento informativo: gli algoritmi online presentano contenuti coerenti con le idee e le preferenze degli utenti, limitando il loro contatto con pareri diversi [3].
Quando un gruppo di persone con idee simili discute un argomento può verificarsi il fenomeno di polarizzazione delle opinioni, che porta alla estremizzazione delle idee e le rende impermeabili [4].
Cyberbullismo e cybersicurezza
I dispositivi digitali sono in mano a tutti, gli adolescenti e gli anziani sono i più esposti a subire attacchi informatici che possono minare privacy e sicurezza [5]. Un'indagine italiana condotta da Generazioni Connesse (2023) su 3.488 ragazzi ha rivelato che il 43% di essi è iscritto a più di tre social network. Molti giovani dichiarano di usare i social per tenersi in contatto con amici (68%) e curiosare nei profili altrui (58%), ma questa pratica li espone anche a fenomeni di gelosia, invidia, insicurezza e scarsa autostima [6].
Un altro rischio, corso principalmente dai giovani, è rimanere vittima del cyberbullismo. É importante limitare questo fenomeno poiché differenti fonti sostengono l'esistenza di una relazione tra cyberbullismo e depressione giovanile. Altri studi hanno indagato le possibili relazioni tra il bullismo online e altre condizioni di salute mentale ma i risultati sono stati incoerenti [7].
Dipendenza
L’eccesso di tempo davanti agli schermi può provocare alterazioni neurologiche, fisiche e psicologiche simili a quelle osservate in altre forme di dipendenza. La Internet Addiction Disorder (IAD) non è ufficialmente riconosciuta come disturbo nel DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali), la guida clinica usata da professionisti della salute mentale per classificare e diagnosticare i disturbi psicologici. Tuttavia alcuni segnali, come la preoccupazione costante per l'accesso a Internet, l'incremento del tempo passato online, l'isolamento sociale e la trascuratezza verso altre priorità, possono suggerire una dipendenza patologica. Anche a livello cerebrale sembra si verifichino gli effetti della dipendenza. La dipendenza dal digitale contribuisce a sviluppare un rapporto problematico con la tecnologia, aumentando gli effetti negativi evidenziati nel presente articolo [8] [9].
Effetti sul sonno
Il ritmo circadiano è un ciclo naturale di circa 24 ore che regola diverse funzioni del corpo, come il momento in cui dormire, la variazione della temperatura corporea e la produzione di ormoni, tra cui la melatonina. La luce presente nell'ambiente, viene utilizzata come segnale per il nostro “orologio biologico” interno.
La melatonina ha un ruolo cruciale nell'indurre il sonno e nel regolare il ciclo sonno-veglia. La luce blu emessa da dispositivi come smartphone, tablet e TV può essere interpretata dal cervello come un segnale che sia giorno, sopprimendo la produzione di melatonina. Benché sia funzionale per mantenere l'attenzione e le prestazioni cognitive durante il giorno, nelle ore serali può ridurre la sonnolenza e interferire negativamente sulla qualità del sonno, con ricadute sul benessere fisico e mentale [10].
Effetti fisici
La riduzione del sonno, l'inattività fisica e l'esposizione a pubblicità eccessive su vari media hanno un impatto negativo sulle abitudini alimentari delle giovani generazioni, spiegando in parte la correlazione tra tempo trascorso davanti allo schermo e obesità [11]. Ricerche più recenti sostengono che una prolungata esposizione agli schermi produca segnali di sazietà attraverso il sistema della ricompensa, influenzando l'assunzione di cibo [12].
Inoltre, fissare costantemente uno schermo del PC può causare mal di testa, affaticamento degli occhi, problemi di vista, secchezza oculare e irritazione [13].
Effetti sociali
Diverse ricerche sostengono che la scarsa capacità di provare empatia sia correlata positivamente all’uso problematico di internet [14]. Tuttavia, gli effetti negativi sull'empatia sembrano essere dovuti dal trascorrere troppo tempo a svolgere attività specifiche, come giocare ai videogiochi violenti, piuttosto che al generico stare online [15].
Le notifiche sono invasive, amplificano la FOMO, causano ansia, pressione e difficoltà a rilassarsi, specie di notte. L'uso eccessivo dei dispositivi riduce il supporto sociale e la soddisfazione di vita, spingendo adolescenti a cercare sostegno online, alimentando così un circolo vizioso [16].
Conclusione
Per instaurare un rapporto equilibrato con il digitale, è fondamentale conoscerne i rischi, ma anche riconoscerne le opportunità. Il suo impatto dipende dal modo in cui viene utilizzato: mentre un uso eccessivo può generare criticità, un approccio consapevole permette di sfruttarne i numerosi benefici. Il progresso scientifico continuerà a chiarire le associazioni presentate, offrendoci un quadro sempre più chiaro e comprensibile.
Questo articolo ha l’obiettivo di presentare velocemente alcuni dei rischi associati all’uso esagerato del digitale. Iscriviti alla Newsletter o torna su Benessere.digital per leggere gli approfondimenti su ogni argomento della lista!
Parallelamente all’articolo sui rischi associati all’utilizzo problematico del digitale, abbiamo pubblicato un articolo che evidenzia i benefici di un uso corretto e consapevole. Clicca qui per saperne di più!
[1] Mind wandering during attention performance: Effects of ADHD-inattention symptomatology, negative mood, ruminative response style and working memory capacity. Jonkman LM, Markus CR, Franklin MS, van Dalfsen JH
[2] Thorell, L. B., Buren, J., Ström Wiman, J., Sandberg, D., & Nutley, S. B. (2024). Longitudinal associations between digital media use and ADHD symptoms in children and adolescents: a systematic literature review. European Child & Adolescent Psychiatry, 33(8), 2503-2526
[3] Nakshine, V. S., Thute, P., Khatib, M. N., & Sarkar, B. (2022). Increased screen time as a cause of declining physical, psychological health, and sleep patterns: a literary review. Cureus, 14(10).]
[4] Moscovici, S., & Zavalloni, M. (1969). The group as a polarizer of attitudes. Journal of personality and social psychology, 12(2), 125.
[5] Save The Children. XIV Atlante dell'Infanzia (a rischio) - Tempi Digitali, (2023).
[6] Depressed adolescents grown up. Weissman MM, Wolk S, Goldstein RB, et al.
[7] Hamm, M. P., Newton, A. S., Chisholm, A., Shulhan, J., Milne, A., Sundar, P., ... & Hartling, L. (2015). Prevalence and effect of cyberbullying on children and young people: A scoping review of social media studies. JAMA pediatrics, 169(8), 770-777
[8] Jorgenson, A. G., Hsiao, R. C. J., & Yen, C. F. (2016). Internet addiction and other behavioral addictions. Child and Adolescent Psychiatric Clinics, 25(3), 509-520.
[9] Weinstein, A., & Lejoyeux, M. (2010). Internet addiction or excessive internet use. The American journal of drug and alcohol abuse, 36(5), 277-283.
[10] Wahl, S., Engelhardt, M., Schaupp, P., Lappe, C., & Ivanov, I. V. (2019). The inner clock—Blue light sets the human rhythm. Journal of biophotonics, 12(12), e201900102.
[11] An evidence-update on the prospective relationship between childhood sedentary behaviour and biomedical health indicators: a systematic review and meta-analysis. Aug; 2022 ;van Ekris E, Altenburg TM, Singh AS, Proper KI, Heymans MW, Chinapaw MJ.
[12] Adverse physiological and psychological effects of screen time on children and adolescents: Literature review and case study. Lissak G. Environ Res.
[13] Time outdoors and the prevention of myopia. French AN, Ashby RS, Morgan IG, Rose KA. Exp Eye Res.
[14] Melchers, M., Li, M., Chen, Y., Zhang, W., & Montag, C. (2015). Low empathy is associated with problematic use of the Internet: Empirical evidence from China and Germany. Asian journal of psychiatry, 17, 56-60.
[15] Carrier, L. M., Spradlin, A., Bunce, J. P., & Rosen, L. D. (2015). Virtual empathy: Positive and negative impacts of going online upon empathy in young adults. Computers in Human Behavior, 52, 39-48.
[16] Nakshine, V. S., Thute, P., Khatib, M. N., & Sarkar, B. (2022). Increased screen time as a cause of declining physical, psychological health, and sleep patterns: a literary review. Cureus, 14(10).
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